Restyled by G è un progetto di moda sostenibile nato con una filiera circolare. Collabora con sarte indipendenti, valorizza i progetti sociali e realizza capi unici secondo la tradizione dell’abbigliamento artigianale italiano. Il suo approccio è slow fashion: ogni pezzo è pensato, cucito e rifinito con cura, usando materiali già esistenti, per ridurre l’impatto ambientale e dare nuova vita a tessuti dimenticati.
Il progetto nasce dal desiderio di sperimentare con deadstock e restyling su denim. I deadstock sono tessuti in quantità limitata, spesso invenduti o provenienti da scampoli e rimanenze dei grandi marchi moda. La qualità di questi materiali ha sorpreso il team di Restyled by G, che ha deciso di usarli per creare design originali, sfruttando al massimo ogni centimetro disponibile.
Il restyling su denim è stato il primo passo. Capi già presenti negli armadi sono stati reinventati con dettagli nuovi — come i jeans vintage arricchiti con seta Just Cavalli. Questi interventi, realizzati in capsule collection a piccoli drop, danno nuova vita agli abiti attraverso modifiche leggere o trasformazioni radicali.
Con il lancio di Reliving, progetto interno dedicato all’upcycling moda, Restyled by G ha iniziato a raccogliere capi di seconda mano donati dalla community. Camicie, pantaloni sartoriali, abiti formali sono stati trasformati con tecniche semplici o con veri redesign — come pantaloni nati da camicie. Ogni capo salvato è un passo in più verso una moda più etica.
Grazie alla raccolta, il progetto ha potuto sperimentare con materiali meno convenzionali, come trapunte vintage e tessuti da tappezzeria. L’Italia offre una straordinaria varietà di tessuti di alta qualità, perfetti per creare capi duraturi come cappotti e giacche.
Nasce così anche la capsule Out of Office, una linea ironica e provocatoria. I materiali da ufficio vengono trasformati in abiti streetwear e casual, ideali per essere indossati fuori dalla routine lavorativa. Lavorando sulle camicie, il team ha esplorato nuovi tagli, vestibilità e taglie, aggiungendo dettagli sartoriali sempre reperiti in maniera circolare, come occhielli, bottoni o cordoncini recuperati.
Un altro progetto originale è la linea tovaglia, creata con vere tovaglie della tradizione italiana, impreziosite da ricami artigianali, merletti, uncinetti e dettagli che fondono passato e presente. I capi sono regolabili grazie a sistemi di chiusura sartoriali e pensati per adattarsi a diverse corporature.
Ogni avanzo di produzione viene recuperato e trasformato. Un gilet può nascere da tessuti rimasti inutilizzati dopo un ordine. Gli scrunchies artigianali sono pezzi unici, realizzati con scarti di stoffa, deadstock o piccoli scampoli, anche in versioni doppio tessuto per ridurre al minimo lo spreco.
Le borse sono il laboratorio creativo per eccellenza. Realizzate con materiali upcycled, vengono rifinite con zip, ganci, bottoni e tracolle riciclate da vecchie borse dismesse. È un perfetto esempio di come il design sostenibile possa anche essere funzionale e contemporaneo.
Nella linea by G, anche il logo viene reimmaginato: invece di una classica etichetta, viene integrato nel capo stesso, con lavorazioni sartoriali che lo rendono parte integrante del design.
Tra i pezzi più iconici ci sono gli scrunchies by G, ispirati a un modello vintage con tiralacci regolabile, che non ha bisogno di essere arrotolato. Realizzati smontando capi esistenti, sono l’esempio perfetto di moda circolare e attenzione al dettaglio.
Restyled by G è molto più di un brand: è una visione di upcycling moda italiana che parte dal rispetto per ciò che esiste già e lo trasforma in capi unici, pensati per durare e per distinguersi.